La cultura del rispetto
Per sentirsi bene con gli altri. E anche con sé stessi.
Non si tratta solo di non fare il bullo.
Costruire una cultura del rispetto vuol dire creare relazioni più giuste, sane e sicure. In classe, nei gruppi, online, in famiglia, ovunque.
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Stai costruendo rispetto? – Fai il test
Leggi queste situazioni. Rispondi mentalmente: secondo te, in ognuna c’è rispetto oppure no?
Poi scorri in basso per leggere le spiegazioni.
1.
Durante un lavoro di gruppo, uno dei tuoi compagni è più lento e fa fatica a parlare. Lo lasci fare lo stesso, ma alla fine rifai tutto da solo perché “così viene meglio”.
C’è rispetto?
2.
Una tua amica ti racconta qualcosa di personale. Tu poi ne parli in modo vago con altri, senza dire il nome, “tanto non capiscono chi è”.
C’è rispetto?
3.
Vedi una persona nuova in classe, seduta da sola. Non ti senti a tuo agio a parlarle, ma eviti di ridere quando altri fanno battute su di lei
C’è rispetto?
Le risposte
1.
Non del tutto.
Anche se non lo fai per cattiveria, escludere qualcuno dal processo o farlo sentire inutile non è rispettoso. Il rispetto si costruisce anche aiutando a crescere, non solo “facendo bene”.
2.
No.
Anche senza dire il nome, usare una confidenza per parlare con altri può essere una forma di mancanza di rispetto. Se qualcuno ti ha affidato qualcosa, vuol dire che si è fidato di te.
3.
Sì.
Non partecipare alla presa in giro è già un gesto importante. Ma se ti va, puoi fare ancora di più: un saluto, un piccolo gesto, basta poco per far sentire qualcuno meno solo.
Il rispetto si costruisce anche quando nessuno guarda. Se ti sei riconosciutə in qualcuna di queste situazioni, vuol dire che sei già sulla strada giusta.
Cos’è davvero il rispetto?
Non è obbedire. Non è dire “va tutto bene” anche quando qualcosa ti ferisce.
Il rispetto è riconoscere che ogni persona ha valore. Anche se è diversa da te. Anche se non la capisci subito.
Vuol dire:
- ascoltare prima di giudicare
- non usare ciò che sai contro qualcuno
- chiedere scusa se hai sbagliato
- accettare un confine, un no, un disagio
- trattare bene anche chi non può fare niente per te
Come si costruisce?
Il rispetto non è qualcosa che hai o non hai. È qualcosa che si impara, si allena, si cambia nel tempo.
Può iniziare da piccole cose:
- non mandare screen senza il consenso di chi ha scritto
- evitare di commentare l’aspetto o la voce di qualcuno
- non usare il silenzio o l’esclusione come punizione
- non ridere per sentirti più forte
- dire se qualcosa non ti fa stare bene, anche senza litigare
Bullismo verbale
Insulti, prese in giro offensive, battute ripetute, minacce.
Bullismo psicologico
Esclusione dai gruppi, umiliazioni pubbliche, far sentire una persona inutile o invisibile.
Bullismo fisico
Spintoni, calci, strattoni, prendere o rompere oggetti personali.
Bullismo relazionale
Mettere gli altri contro una persona, isolarla di proposito, escluderla da chat, giochi o attività.
E se hai fatto qualcosa di sbagliato?
Non sei l’unicə. Tutti, in certi momenti, abbiamo ferito qualcuno. Puoi migliorare anche se hai sbagliato.
Il rispetto comincia quando ti accorgi, quando ti fai delle domande, quando scegli di non ferire più.
E se sei tu a sentirti esclusə?
Anche lì serve rispetto. Non devi cambiare per piacere a chi ti fa stare male. Ma puoi cercare persone che ti ascoltano, che ti fanno sentire a posto, che non ti chiedono di fingere.
A volte non serve un gruppo grande. Basta qualcuno che ti vede per quello che sei.
Vuoi fare la tua parte?
Il rispetto si costruisce ogni giorno, nei gesti piccoli e in quelli grandi.
Per questo è nata la Carta dei Valori Prosociali per Studenti: un insieme di principi che aiutano a vivere meglio con sé stessi, con gli altri e con il mondo.
Ci trovi valori come:
- Empatia – provare a capire cosa sente chi hai davanti
- Equità – dare a tutti le stesse possibilità
- Aiuto reciproco e gratitudine – sostenersi senza giudicare
- Cooperazione, rispetto, libertà – per relazioni sane e sicure
È una lettura semplice, ma può cambiare il tuo modo di stare tra gli altri. Puoi leggerla da solo, con un’amica, in classe o nel tuo gruppo.
Il rispetto non è solo un’idea. È qualcosa che si sente.
Lo riconosci quando c’è. In uno sguardo, in un gesto, in una parola detta con calma. E puoi cominciare da te.
Non serve essere perfettə. Serve solo volerci provare.